Il gioco in cui quasi tutti ci siamo immersi da bambini diventa allegoria dell’animo umano. La terza fragranza di Paradiso Perduto rimanda ai castelli di sabbia, difficilissimi da costruire ma facilissimi da distruggere. Da adulti il gioco dei castelli continua, trasformandosi nella possibilità di vederli frantumare quando si punta troppo in alto, così come sono i castelli in aria.
Sotto la gioiosa allegria e l’impegno di un lavoro lunghissimo si nasconde la consapevolezza dell’effimero: progettiamo, elaboriamo, pianifichiamo e costruiamo con cura l’immagine che vogliamo dare di noi, idealizzando la nostra personalità e le nostre performances, e poi all’improvviso una folata di vento potrebbe portare via tutto, sgretolando il castello così come la realtà a volte fa con i sogni.
Un invito a ritrovare il coraggio di credere nella parte più autentica di noi stessi, e a realizzare i nostri sogni ponendo alla base di essi fondamenta solide come le rocce.
3 mondi onirici dove la realtà del quotidiano si confonde col mondo della fantasia e dell’inconscio, evocando ricordi d’infanzia da portare con sé per sempre, conservando lo spirito incantato e visionario del bambino che è in noi.